La vitamina C (idrosolubile), od acido ascorbico, è sicuramente la più celebre delle vitamine.
Il suo compito fondamentale è la produzione di collagene, principale sostanza proteica dell'organismo, importantissima nelle strutture organiche di contenimento (tessuto connettivo, cartilagine, tendini e così via), ed è fondamentale per la guarigione delle ferite, la salute delle gengive e la prevenzione dei lividi.
Oltre alla sua funzione nel metabolismo del collagene, è vitale anche per la funzionalità immunitaria, la produzione di alcuni neurotrasmettitori e di alcuni ormoni e l'assorbimento e l'utilizzazione di altri fattori nutrizionali.
Inoltre è un importantissimo antiossidante.
Molti studi hanno dimostrato che il consumo di vitamina C produce numerosi effetti positivi, fra cui la riduzione del numero di tumori, il potenziamento dell'immunità, l'accelerazione della guarigione delle ferite, una maggiore longevità e la riduzione del rischio di cataratta.
Carenza di vitamina C
In caso di deficienza grave di vitamina C, i sintomi classici sono: gengive sanguinanti, ferite lente a guarire e lividi estesi, suscettibilità alle infezioni, isteria e depressione.
Durante i periodi di stress (chimico, emotivo, psicologico o fisiologico) la secrezione urinaria della vitamina C aumenta, quindi bisogna integrarla tramite gli alimenti e/o gli integratori.
Eccesso di vitamina C
Un’assunzione eccessiva, che può essere causata da una dieta sbilanciata o da un abuso di integratori, può generare problemi ai reni, con formazione di calcoli, od un’overdose di ferro dal momento che la vitamina C ne favorisce l’assorbimento.
Un eccesso di vitamina C può portare a sintomi come mal di testa, bruciori di stomaco, vomito, diarrea, gastrite e crampi addominali, ma anche debolezza, vertigini e vampate improvvise di calore.
Dove trovarla?
La vitamina C è contenuta soprattutto negli alimenti freschi; in alcuni tipi di frutta e verdura come le arance, le fragole, i mandarini, i kiwi, i limoni, gli spinaci, i broccoli, i pomodori e i peperoni. Per godere appieno dei benefici della vitamina C, questi alimenti devono essere conservati non più di 3-4 giorni e consumati crudi o poco cotti.
Meglio abbinare questi alimenti con altri contenenti flavonoidi (con i frutti rossi, per esempio).
Curiosità...
Quando si ha l’influenza, da sempre si ritiene che assumere vitamina C in buone dosi sia utile per eliminare il raffreddore; in realtà non possiede alcuna proprietà terapeutica e perciò non sembra essere in grado né di prevenire, né di curare il raffreddore.
Si riconosce, piuttosto, la capacità di accorciare, dal punto di vista temporale, l’episodio influenzale, sempre sottolineando che non bisogna abusare nella sua assunzione per non creare problemi ai reni.
Fonti
. IL POTERE CURATIVO DEI CIBI, Michael T. Murray, Red Edizioni
. Fonti online (www.humanitas.it)
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