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Immagine del redattoreDiletta Branciaroli

FLAVONOIDI

PRIMA DI TUTTO...

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.


DESCRIZIONE


I flavonoidi sono una categoria di composti chimici naturali, che possiamo trovare nelle piante e nei frutti; oltre ad essere i principali responsabili dei colori di frutta e verdura, sono molecole che svolgono diverse funzioni, come il richiamo degli insetti impollinatori.


Con il termine flavonoidi si indica un importante insieme di pigmenti vegetali; sono ampiamente presenti nel mondo vegetale e comprendono antociani, flavoni ed altri pigmenti.

I flavonoidi rientrano nell'elenco del Ministero della Salute "Altri nutrienti ed altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico". Diverse sono le proprietà benefiche attribuite ai flavonoidi; alla luce degli studi finora effettuati, si ritiene siano un'ottima fonte di sostanze antiossidanti e antinvecchiamento, capaci di contrastare l'azione dannosa dei radicali liberi. Sembrano inoltre:

  • Essere in grado di intervenire positivamente sulla microcircolazione sanguigna e linfatica, favorendo la protezione dei piccoli vasi venosi.

  • Concorrere al mantenimento in buona salute del fegato ed alla protezione della pelle dall’azione nociva dei raggi ultravioletti.

  • Essere capaci di rinforzare il sistema immunitario.

  • Giocare un ruolo nella perdita di grasso viscerale e nel mantenimento di una buona forma fisica.

  • Essere coinvolti nella prevenzione di diverse patologie soprattutto cardiovascolari, infiammatorie e neoplastiche.

  • Avere benefici a livello del collagene; quest'ultimo è la proteina più abbondante dell'organismo ed è il responsabile dell'integrità del tessuto connettivo, che collega i tessuti corporei. Il collagene si trova anche nei tendini, nei legamenti e nelle cartilagini e viene distrutto durante i processi d'infiammazione che si verificano nell'artrite reumatoide, nella gotta ed in altre patologie infiammatorie che interessano ossa, articolazioni, cartilagini ed altri tessuti di connessione.

  • Avere importanti proprietà antiallergiche, tanto che modificano e riducono tutte le fasi della risposta allergica.

Assunti a dosi elevate i flavonoidi possono arrivare a generare radicali liberi e a funzionare come inibitori di enzimi chiave coinvolti nel metabolismo degli ormoni, dando vita a effetti nocivi che superano gli eventuali benefici che potrebbero derivare dalla corretta assunzione di queste sostanze. Dal momento che i flavonoidi attraversano facilmente la placenta, il feto può essere particolarmente a rischio di effetti collaterali: in particolare, quindi, quando in un prodotto viene dichiarato genericamente come ingrediente il contenuto di “flavonoidi” come miscela e non quello degli specifici costituenti, è bene non assumerlo durante la gravidanza.


DOVE TROVARLI...

  • Gli antociani, contenuti nell’uva, nelle cipolle rosse, nelle ciliegie, nelle bacche, nei frutti di bosco e nel cioccolato fondente, proteggono le funzioni del cervello.

  • Le protoantocianidine si trovano nel cacao, nel tè verde, nei mirtilli, nell’uva rossa e nelle mele, e sono utili alla salute della pelle, dei vasi e del tratto urinario.

  • I flavanoni sono presenti negli agrumi e difendono le cellule dall’ossidazione.

  • I flavonoli, che si assumono con broccoli, cavoli, pomodori, tè, mele, uva e cipolle, offrono una protezione contro i radicali liberi, le patologie cardiovascolari, il diabete ed i tumori.

  • I flavoni sono contenuti in ortaggi come i peperoni, i peperoncini e il sedano, ma anche in erbe aromatiche quali timo, prezzemolo e menta; contribuiscono a regolare gli effetti degli estrogeni.

  • I calconi, più rari degli altri flavonoidi, si trovano nei pomodori, nelle fragole, nelle pere e nel grano.

  • Gli isoflavoni, tipici della soia e dei legumi, hanno proprietà antitumorali.

Da tempo i flavonoidi negli alimenti ed il loro impatto sulla salute umana sono oggetto di ricerca, come dimostrano quattro significative pubblicazioni degli ultimi anni, rispettivamente da The Scientific World Journal, Journal of Nutritional Science, Archives of Biochemistry and Biophysics ed International Journal Of Pharmaceutical Sciences And Research (2013; 2016; maggio 2018; luglio 2018). Sulle proprietà antitumorali, nello specifico, si è concentrata invece una ricerca del 2007 apparsa su Europe PMC. Come si accennava in precedenza, inoltre, uno studio del 2016 pubblicato sul British Medical Journal ha messo in relazione il consumo regolare di frutta e verdura ricca di flavonoidi con il mantenimento del peso forma e la prevenzione dell’obesità. In particolare, antociani e flavonoli, oltre a contrastare l’invecchiamento cutaneo e cellulare, sarebbero utili per tenere sotto controllo i depositi adiposi. Nei test, infatti, è emerso che a parità di calorie ingerite e di stile di vita, chi mangia cibi ricchi di flavonoidi – anche una sola porzione giornaliera dei vegetali che li contengono – nel lungo termine può beneficiare di una leggera ma evidente riduzione del peso.

In generale, come dimostrano gli studi citati, la ricerca medica sui flavonoidi ha preso in esame soprattutto il ruolo preventivo anti-invecchiamento e le proprietà anti-cancro. L’azione protettiva sui capillari e sul microcircolo, inoltre, ha dato spunto per la formulazione di farmaci per il trattamento dei sintomi dell’insufficienza venosa e della fragilità capillare.

Al di là dei risultati già conseguiti, le ricerche in corso e gli ambiti di studio che in futuro potrebbero svilupparsi hanno a che fare anche con la prevenzione della neurodegenerazione associata all’Alzheimer, l’azione esercitata rispetto a diabete, aterosclerosi, ischemie e osteoporosi e le proprietà antivirali-antibatteriche. Oltre all’ambito alimentare e salutistico, i flavonoidi si sono rivelati utili in agricoltura, per la loro azione di contrasto alla proliferazione degli insetti parassiti.


FONTI

. IL POTERE CURATIVO DEI CIBI, Michael T. Murray, Red Edizioni

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