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Immagine del redattoreDiletta Branciaroli

Liquirizia

Glycyrrhiza glabra L.

Oggi mi staccherò dalla "catena vitaminica" che stavo portando avanti da prima che mi si flambasse il PC per proporvi questa versione di post un po' diversa.

Per un esame universitario mi è stato richiesto di mettere vari articoli sulla liquirizia a confronto per trovare delle analogie e delle differenze.

Bene... questo è il risultato... Buona lettura :)


La liquirizia è la radice della Glycyrrhiza glabra, specie appartenente alla famiglia delle Papilionaceae (le leguminose), nativa del sud dell’Europa e di alcune regioni dell’Asia, come l’India.


Quali sono le proprietà nutrizionali? (Saperesalute dice che non ci sono proteine rispetto ad Humanitas)


Una porzione di liquirizia da 40 grammi contiene 120 - 130 calorie e:


. meno di 1 grammo di grassi

. 27 - 31 grammi di carboidrati

. 1 - 2 grammi di proteine

. calcio

. ferro

. sodio


E' una fonte di acido glicirrizico (o glicirrizina), che è un glucoside triterpenico nonchè il principio attivo più importante estratto dalla radice della liquirizia; grazie alla sua presenza, questa pianta, utile per la pressione, ha proprietà antinfiammatoria ed antiulcera (gastrica e duodenale); all'effetto antinfiammatorio della glicirrizina si associa l'effetto antispastico sulla muscolatura liscia esercitato dai flavonoidi presenti nella radice e nell'estratto.

Inoltre, la glicirrizina ha dimostrato di possedere anche attività antibatteriche ed antivirali; in particolare, sembra che questa molecola possa essere un potenziale aiuto nel contrastare il virus responsabile della sindrome acuta respiratoria grave (altrimenti definita SARS), ma non solo.

Ha anche potenti effetti immunomodulatori, infatti ha dimostrato di essere anche in grado di ridurre il rischio di cancerizzazione dell'epatite da virus C.


Quando NON mangiare la liquirizia?


La liquirizia può interferire con l’assunzione del warfarin (anticoagulante); inoltre potrebbe interagire con la digossina (aumenta contrattilità del miocardio), con gli estrogeni, con l’acido etacrinico (diuretico), con la furosemide (diuretico).

In pratica con alcuni farmaci modificati dal fegato, con i medicinali per la pressione alta, con i corticosteroidi e con i diuretici.

In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.


Reperibilità della liquirizia

La liquirizia è reperibile sul mercato tutto l’anno.


Possibili benefici e controindicazioni


Sembra che la liquirizia possa essere utile in caso di problemi di digestione.

Inoltre alcuni studi suggeriscono che potrebbe essere utile in caso di febbre mediterranea familiare (ebbre alta e infiammazione di addome, polmoni e articolazioni), epatite, colesterolo alto, potassio alto, anomalie nei livelli di prolattina, sindrome dell’intestino irritabile, fegato grasso non alcolico e come antidolorifico; questi e altri benefici devono però essere ancora dimostrati scientificamente.

Un consumo moderato di liquirizia è considerato sicuro; tuttavia, assumerne grandi quantità per più di quattro settimane può essere pericoloso per la salute e portare a effetti collaterali come pressione alta, riduzione dei livelli di potassio, debolezza, stanchezza, mal di testa, ritenzione di sodio e, in casi rari, danni cerebrali.

È particolarmente importante fare attenzione al suo consumo in caso di gravidanza o allattamento, pressione alta, malattie cardiache, malattie sensibili agli ormoni (tumori inclusi), ipertonia muscolare, ipopotassiemia, malattie renali, interventi chirurgici e, negli uomini, disturbi nella sfera sessuale.


Nello specifico...


Gli estratti di radice di liquirizia, infatti, hanno un'attività citoprotettiva, antinfiammatoria e cicatrizzante sulla mucosa gastrica e duodenale, sia per contatto diretto con la lesione, sia per stimolo indiretto alla produzione di muco da parte delle cellule della parete gastrica.

Le proprietà antinfiammatorie, di cui la glicirrizina e l'acido glicirretico sono dotati, pare siano dovute sia alla capacità di inibire l'aggregazione piastrinica indotta dalla trombina, sia all'attività simil - steroidea posseduta da queste stesse molecole; infatti, la struttura chimica di questi composti è analoga a quella degli ormoni steroidei normalmente presenti all'interno del nostro organismo.

Tuttavia, è proprio a causa di questa analogia che le suddette molecole sono in grado di esercitare anche un'azione ipertensiva.

Più precisamente, tali molecole inibiscono l'enzima 11 - beta - idrossisteroide deidrogenasi, ossia l'enzima deputato alla conversione del cortisolo in cortisone; così facendo, si assiste a un aumento dei livelli di cortisolo che, a sua volta, è in grado di esercitare un effetto simile a quello dell'aldosterone, interagendo con i recettori mineralcorticoidi.

Tutto ciò si traduce in una diminuzione dei livelli plasmatici di potassio e in un aumento di quelli di calcio, con conseguente comparsa d'ipertensione.


Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.


Riassumendo:


Controindicazioni; evitare l'assunzione in caso di:

  • Ipersensibilità accertata verso uno o più componenti;

  • Ipertensione arteriosa;

  • Ipopotassiemia;

  • Ritenzione idrosalina;

  • Sovrappeso corporeo;

  • Grave insufficienza epatica e/o cirrosi epatica;

  • Grave insufficienza renale;

  • Aritmie cardiache;

  • Diabete mellito;

  • Patologie neuromuscolari;

  • In gravidanza e durante l'allattamento.

Interazioni farmacologiche:

  • diuretici: può aumentare la perdita di potassio da diuretici;

  • lassativi: può aumentare la perdita di potassio da uso cronico di lassativi;

  • digitatici: l'ipopotassiemia può aumentare la tossicità dei digitatici;

  • antiaritmici (chinidina, idrochinidina, ajmalina): aumento della tossicità con rischio di torsione di punta (da ipopotassiemia);

  • cortisonici: la liquirizia aumenta gli effetti antinfiammatori dei cortisonici locali, ne riduce la gastrolesività per effetto tampone; può tuttavia potenziarne gli effetti sistemici per aumento del livello di cortisonici nel sangue;

  • FANS: protegge la mucosa gastroduodenale dai danni dei farmaci;

  • contraccettivi orali: aumentano la sensibilità alla glicirrizina, con maggiori rischi di effetti collaterali;

  • insulina: possibile aumento della ipopotassiemia.

Entriamo più nel dettaglio...


Famiglia: Papilionaceae


Descrizione: dal greco "radice dolce". Pianta erbacea perenne, co rizoma grosso da cui si dipartono stoloni e radichette molto lunghe, di colore marrone scuro all'esterno e giallastro all'interno.

Le foglie sono composte imparipennate a forma ovalo - ellittica; hanno numerose ghiandoline con olio che le rende

appiccicose.

I fiori sono a racemo; il calice è tubulare con 5 denti appuntiti.

La corolla è pentapetala di colore azzurro - violetto.

Il frutto è un legume contenente pochi semi leggermente ovali di colore scuro.

Si trova, per lo più, in zone a clima marittimo, allo stato selvatico e coltivato.

Si raccoglie in autunno.


Parti utilizzate: radice del terzo anno


Composti chimici: glicirrizina, saponine, glucosio, gomma, saccarosio, flavonoidi, fitosteroli. (glucidi; cumarine; tannini; acidi benzoici; resine - mypersonaltrainer) - posso confermarne 4 (glicirrizina, saponine, glucosio, flavonoidi).


Modalità d'uso: infuso, estratto secco, estratto fluido, polvere.


Note: viene utilizzata, oltre che nell'industria dolciaria, anche come concia aromatizzante in quella dei tabacchi.


Liquirizia nella medicina popolare e in omeopatia (solo my personal trainer)


Nella medicina popolare, la liquirizia viene impiegata come rimedio contro la stitichezza, le infiammazioni del tratto gastrointestinale e delle vie urinarie e per favorire la minzione e la produzione di latte, oltre che essere utilizzata nel trattamento dell'appendicite e addirittura dell'epilessia. Esternamente, invece, la liquirizia è sfruttata dalla medicina popolare per curare le dermatosi. La liquirizia è disponibile anche come rimedio omeopatico, generalmente, sotto forma di globuli, con indicazioni per il trattamento di stipsi, intestino pigro, irritazioni della gola e tosse secca. La dose di rimedio da assumere potrebbe variare in funzione della diluizione omeopatica utilizzata.


N.B.: le applicazioni della liquirizia per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.


Sapereesalute - per esserne sicura dovrei leggere le indicazioni d'uso in etichetta o chiedere conferma ad un medico od ad un erborista.


La liquirizia è impiegata sotto forma di succo (1,5-3 g al giorno per l’ulcera gastroduodenale e 0,5-1 g al giorno in caso di tosse con catarro), tisana (8 g/die al massimo), radici (1,5 g in 150 ml di acqua bollente; possono essere anche succhiate) e tintura madre, oppure estratto secco nebulizzato e titolato in acido glicirrizico minimo 4% (500-700 mg al giorno).


Greenme ed Oronerod'abruzzo- Cinque sono le varietà più conosciute:

Glycyrrhiza glabra typica: detta anche Liquirizia di Spagna, che cresce in Italia, Grecia e Spagna. È la qualità più pregiata contenente per lo più glicirrizina, il principio attivo dell’estratto di liquirizia

Glycyrrhiza glabra glandulifera: detta anche Liquirizia di Russia, diffusa nelle zone orientali dell’Europa, nella Russia meridionale e in Asia minore

Glycyrrhiza echinata: o Liquirizia ungherese

Glycyrrhiza glabra violacea: dai fiori di colore viola, detta anche Liquirizia Turca o Liquirizia Persiana, per le zone dove cresce

Glycyrrhiza uralensis: detta anche Liquirizia cinese, a basso contenuto di zucchero

Wellme - Liquirizia contro lo stress. Il tè alla liquirizia è in grado anche di contrastare l’insonnia grazie alla regolazione degli zuccheri presenti nel sangue e alla stimolazione dei liquidi cerebrospinali.

La liquirizia può fungere anche da afrodisiaco: il profumo di questa pianta stimolerebbe il piacere femminile più di qualsiasi altro profumo…

Therine Skin - Le proprietà benefiche della liquirizia (Glycyrrhiza Glabra) sono note fin dai tempi antichi: in Egitto, in Assiria e in Cina veniva usata per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. Questa pianta spontanea, caratterizzante tutto il bacino del mediterraneo e soprattutto la Calabria, possiede benefici unici per la pelle, dovuti alla presenza della glicirrizina, glicoside saponinico tri-terpenoide con spiccata azione antinfiammatoria e antivirale e dell’acido B-Glicirretico, attivo cicatrizzante e lenitivo. L’estratto di liquirizia, di colore scuro e dal profumo intenso e avvolgente, è un potente strumento per schiarire le zone della pelle in cui si riscontra una iperpigmentazione, limitando la produzione di melanina, ed è molto efficace anche nel trattamento delle macchie cutanee e nel lenire gli effetti delle scottature solari.

Grazie all’alto potere cicatrizzante è ideale nel contrastare acne e brufoli, ma anche problematiche più gravi come psoriasi, eczemi e dermatiti. Materia prima preziosa, ricca di sostanze dermatologicamente attive, altamente evocativa conferisce al cosmetico caratteristiche funzionali uniche.


Erboristerialospeziale - La liquirizia deve la sua fama alle diverse proprietà terapeutiche conosciute da secoli e oggi confermate dalla ricerca scientifica: utilizzata dalla medicina egizia, greco-romana e indiana, la liquirizia veniva utilizzata già 5.000 anni fa anche in Cina per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari.

Numerose ricerche attualmente confermano che la liquirizia agisce sul nostro organismo in diversi modi:

  • Azione antinfiammatoria: su gola o infezioni del fegato;

  • Azione antispastica: per attenuare i dolori mestruali:

  • Azione antivirale: grazie alla glicirizzina che blocca alcune infezioni;

  • Regola la digestione;

  • Protegge l’apparato respiratorio;

  • Alza la pressione;

  • Possiede un effetto saziante.

Più recentemente la liquirizia è diventata uno degli ingredienti più utilizzati nella Cosmetica Naturale, grazie ai suoi effetti benefici anche sulla pelle.


Meno conosciuti sono gli effetti della Liquirizia sulla pelle, da anni ormai considerata tra le piante più importanti nella Cosmetica Naturale:

  • lenitivi, per le sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie: possono curare le macchie cutanee dovute all’esposizione ai raggi solari o all’età; l’estratto di liquirizia, inoltre, ha una funzione depigmentante in quanto inibisce la produzione di melanina.

  • antibatterico, grazie a glabrina e licochalcone-A, con azione antibatterica particolarmente indicata in caso di pelle secca, disidratata e danneggiata.

  • cicatrizzanti, consigliata per il trattamento di acne e brufoli e anche per problematiche più gravi come psoriasi, eczemi e dermatiti;

  • antinfiammatori, calmando il rossore e il prurito dei piccoli vasi sanguigni irritati.

Alcune componenti della liquirizia, inoltre, possiedono anche una capacità anti-androgena, quindi in grado di regolare la produzione di sebo in eccesso (sebo in eccesso legato ai livelli di androgeni).


Quattrocalici - Il profumo di liquirizia fa parte in alcuni vini del corredo varietale del loro vitigno base, come è il caso del Nebbiolo. Più in generale, fa parte di quei profumi terziari, dovuti alla lunga maturazione in botte, che caratterizzano anche vini non solo rossi, ma anche bianchi, passiti, ma soprattutto fortificati. E’ determinato da sostanze come il geraniolo e la glicirizina.



In generale molte informazioni combaciano, ma non sempre vengono riportate le fonti.


MyPersonalTrainer - non dice le fonti.

Saperesalute - Dominio di proprietà di Bayer S.p.A. affidato per l'edizione a Pro Format Comunicazione.

Humanitas - Humanitas Research Hospital è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario e promuove la salute, la prevenzione e la diagnosi precoce.

GreenMe - non dice le fonti

Oro nero d'Abruzzo - coltiva e commercia solo liquirizia

WellMe - articolo di Francesca di Giorgio, non ci sono riferimenti a fonti e non penso siano vere.

Therine Skin - non ci sono riferimenti a fonti perchè è un sito che vende prodotti cosmetici naturali anche a base di liquirizia. Confermo quello che riportano in base alle nozioni acquisite a lezione.

ErboristeriaLoSpeziale - non ci sono riferimenti a fonti perchè vendono prodotti cosmetici e non anche a base di liquirizia. Confermo quello che riportano in base alle nozioni acquisite a lezione.

Quattrocalici - non ho trovato altre fonti sulla liquirizia nel vino.



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