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Immagine del redattoreDiletta Branciaroli

MIRTILLO NERO

(Vaccinium myrtillus L.)



Dopo il lampone, di cui io vado pazza (soprattutto l'introvabile lampone bianco), il mirtillo nero è il mio secondo frutto di bosco preferito! Ma bando alle ciance...


Oggi sono disponibili molte varietà di questo frutto, grazie all'ibridazione accidentale od intenzionale.

In generale, i frutti di bosco sono una ricca fonte di potassio, acqua pura, fibre idrosolubili e flavonoidi; questi ultimi sono i responsabili del colore dei frutti di bosco e hanno enormi effetti benefici sul nostro corpo!


Le bacche di bosco sono usate da molto tempo per scopi terapeutici e le ricerche attuali continuano a confermarne la validità.

Gli estratti di mirtillo sono utilizzati dai medici europei sin dal 1945 e molte applicazioni terapeutiche riguardano disturbi oculari; i risultati sono stati particolarmente impressionanti nei soggetti affetti da retinite pigmentosa (non entrerò nel dettaglio perchè non sono un medico, ma la retinite pigmentosa può essere di due tipologie; ereditaria oppure acquisita. Mentre la prima ha una causa genetica, la seconda deriva dalla mancanza di alcune vitamine essenziali per il buon funzionamento oculare, in particolare dalla carenza di Vitamina A), sensibilità alla luce forte, retinopatia diabetica (macchie o fili scuri che galleggiano davanti agli occhi, vista offuscata, aree scure e perdita dell'acutezza visiva) e degenerazione maculare (riduzione od alterazione visiva nella parte centrale della retina, la macula).

Ricerche ulteriori suggeriscono che, probabilmente, i mirtilli proteggono dalla cataratta e dal glaucoma (patologia in cui il nervo ottico viene danneggiato) e possono essere efficaci nel trattamento delle vene varicose, delle emorroidi e delle ulcere peptiche (perforazione o foro nel rivestimento dell'intestino tenue, dell'esofago inferiore o dello stomaco).

I mirtilli ed il loro succo vengono utilizzati per curare le infezioni della vescica ed in molti studi clinici hanno dimostrato una grande efficacia; in uno studio condotto su pazienti con infezioni urinarie attive, l'assunzione di mezzo litro di succo di mirtillo al giorno ha dimostrato effetti benefici sul 73% dei soggetti (44 donne e 16 uomini).

Altri studi hanno dimostrato che alcuni componenti del succo di mirtillo riducono la capacità dei batteri di Escherichia coli di aderire alle mucose della vescica e dell'uretra.


DESCRIZIONE

Famiglia: Ericaceae.

La pianta di mirtillo nero è un arbusto alto 30 - 40 cm, con fusto ramificato e foglie caduche alternate, seghettate, ovoidali, verde vivo; fiori piccoli color verde-rosa e frutti globulosi bluastro-violacei.

Diffuso in boschi radi di aghifoglie, arbusteti, pascoli delle Alpi ed Appennini fino a 2000 m.


PRIMA DI TUTTO, AVVERTENZE

In realtà, per quanto riguarda il frutto fresco, non ci sono avvertenze, ma, come per ogni alimento, non esagerate nel mangiarli!

Controllate che i frutti siano belli tondi e senza muffa; lavateli in acqua fredda e bicarbonato od Amuchina per alimenti, sciacquateli sempre sotto acqua fredda e godetevi il loro gradevolissimo sapore...


PARTI UTILIZZATE

Foglie e frutti.


RACCOLTA

Foglie: giugno-luglio; frutti alla maturazione.


CONSERVAZIONE

Conservazione foglie: essiccare all'ombra e conservare in sacchetti di tela.

I frutti si conservano surgelati o si trasformano in confettura.


PROPRIETA'

Antidiarroico (combatte la diarrea).

Antinfiammatorio (combatte un processo infiammatorio).

Antisettico (inibisce lo sviluppo e la moltiplicazione di microrganismi infettivi o patogeni).

Astringente (sostanza che fa contrarre o riunire i tessuti biologici).

Ipoglicemizzante (abbassa la glicemia nel sangue).

Oftalmico (inerente alla salute degli occhi).

Regolatore delle funzioni epatobiliari (fegato e vie biliari).

Regola il colesterolo.

Tonico (in particolar modo sul sistema vascolare).


MODALITA' D'USO

Modo d'uso interno (frutti): infuso, decotto, succo.

Modo d'uso esterno (foglie): decotto per sciacqui e gargarismi.


RIMEDIO

Ottimo per l'affaticamento della vista.


PREPARAZIONE

Fare bollire in acqua 50 g di mirtilli per 5 minuti. Lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevetene una tazza al giorno.


Le foglie in infusione sono adatte per i gargarismi.


La buccia dei frutti molto indicata per la emeralopia (scarsa adattabilità della vista alla luce crepuscolare).


CURIOSITA'

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i piloti inglesi dell'Air Force mangiavano marmellata di mirtilli prima delle missioni notturne; credevano nella medicina popolare e, quindi, credevano che i mirtilli li avrebbero aiutati a vedere bene di notte.

Dopo la guerra, numerosi studi dimostrarono che gli estratti di mirtillo migliorassero realmente l'acuità visiva notturna, aiutando ad adattare più rapidamente la vista all'oscurità od alla luce improvvisa.


FONTI

. IL POTERE CURATIVO DEI CIBI, Michael T. Murray, Red Edizioni

. ERBE E PIANTE MEDICINALI, Biblioteca della Natura, Crescere Edizioni

. PIANTE MEDICINALI, Roberto Chiej, Arnoldo Mondadori Editore

. LA NUOVA DIETETICA, Luigi Costacurta, Edizioni di Medicina Naturale (1992)

. Fonti online (immagini da Google Immagini, www.ideegreen.it)




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