La vitamina B2 (idrosolubile), detta anche riboflamina, è stata identificata nel 1879 come un colorante giallo-verde del latte.
Un eccesso nell'alimentazione provoca un graduale aumento della riboflamina nelle urine, il che potrebbe conferire loro una luminescenza giallo-verde.
Agisce in due importanti enzimi (FMN e FAD) che sono coinvolti nella produzione di energia.
La carenza di vitamina B2 causa, nei bambini, un blocco della crescita e, di solito, un rallentamento dei processi di assimilazione dei cibi, soprattutto di quelli lipidici. Segnali sono l'inappetenza, l'anemia, la stanchezza muscolare e la tachicardia ed è caratterizzata da screpolature delle labbra e degli angoli della bocca; lingua infiammata, disturbi visivi (sensibilità alla luce e perdita di acuità visiva), formazione di cataratte, senso di bruciore e prurito ad occhi, bocca e lingua ed altri segni di disturbi delle mucose.
Non si registrano disturbi procurati da un eccesso di assunzione della vitamina in quanto le dosi eccedenti sono espulse dal nostro organismo, in tempi rapidi rispetto all’assunzione, mediante le urine.
Dove trovarla?
Il lievito è una fonte molto ricca; altre fonti sono le frattaglie, il latte ed i suoi derivati, uova, fegato, le mandorle, i funghi, i cereali integrali, soia e verdure a foglia verde.
Viene distrutta dalla luce, e, quella presente nelle verdure, dalla lunga cottura.
Fonti
. IL POTERE CURATIVO DEI CIBI, Michael T. Murray, Red Edizioni
. Fonti online (www.humanitas.it)
Comments