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VITAMINA B9

  • Immagine del redattore: Diletta Branciaroli
    Diletta Branciaroli
  • 24 feb 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

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La vitamina B9 (idrosolubile), od acido folico, agisce in sinergia con la vitamina B12 in molti processi corporei ed è fondamentale nella divisione cellulare perchè è necessario per la sintesi del DNA (senza di esso, infatti, le cellule non si dividono correttamente).

E', inoltre, vitale per lo sviluppo del sistema nervoso del feto; infatti, una sua carenza durante la gravidanza è stata collegata a numerosi difetti congeniti, fra cui i difetti del tubo neurale come la spina bifida.

Il fabbisogno giornaliero di acido folico è di circa 0,2 mg; durante la gravidanza, però, le future mamme devono assumerne una quantità doppia dal momento che il feto utilizza le riserve materne di acido folico.


Carenza di vitamina B9


La carenza interessa tutte le cellule dell'organismo, ma quelle che si dividono rapidamente, come i globuli rossi e le cellule del tratto gastrointestinale e genitale, sono le più danneggiate.

La mancanza è caratterizzata da scarsa crescita, diarrea, anemia, gengivite e da un Pap test anormale.


Nonostante l'acido folico sia ampiamente presente negli alimenti, la sua mancanza è la più comune delle deficienze vitaminiche nel mondo; la causa è legata alle scelte alimentari.

Gli alimenti di origine animali, a parte il fegato, sono cattive fonti, mentre le fonti vegetali sono abbondanti, ma non vengono consumate con frequenza.

Inoltre, l'alcol e molti medicinali (tra cui estrogeni, sulfasalazina e barbiturici) e l’insorgenza di alcune patologie, come il diabete mellito insulino-dipendente e la celiachia, ne danneggiano il metabolismo.

C'è anche da aggiungere che l'acido folico è molto sensibile a luce e calore e si disperde nell'acqua, quindi viene distrutto facilmente.


Eccesso di vitamina B9


È difficile si verifichino problemi di salute dovuti a un eccesso di acido folico, in quanto le quantità oltre i limiti presenti nell’organismo vengono presto espulse attraverso le urine.

Si possono però registrare alcuni casi di sovradosaggio rivelati da sintomi come la comparsa di tremori, nervosismo immotivato, reazioni allergiche e accelerazione dei battiti cardiaci. Altissime dosi di acido folico nel sangue potrebbero cagionare problemi ai reni, ma anche questa è una possibilità molto remota.


Dove trovarla?


Il nome acido folico deriva dal termine latino "folium", cioè foglia, perchè si trova in alte concentrazioni nelle verdure a foglia verde come cavoli, spinaci, bietole.

Altre buone fonti sono lieviti, leguminose, asparagi, broccoli e cereali integrali.


Fonti

. IL POTERE CURATIVO DEI CIBI, Michael T. Murray, Red Edizioni

. Fonti online (www.humanitas.it)


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